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S.N.C. E DICHIARAZIONE INFEDELE: CHI RISPONDE

23 DICEMBRE 2015


La Corte di Cassazione, sez. III Penale, con sentenza n. 50201, depositata il 22 dicembre, ha affermato il principio di diritto secondo il quale la  sottoscrizione della dichiarazione fiscale da parte di un socio amministratore di una s.n.c. non esonera automaticamente gli altri soci amministratori dalle eventuali responsabilità fiscali, occorrendo a tal fine un’analisi concreta dell’organigramma della società e dell’apporto causale fornito dagli altri soci alla condotta penalmente rilevante.
La Corte sottolinea come in tema di reati tributari, qualora ai soci di una s.n.c. sia attribuita l’amministrazione disgiunta della società ma ad uno solo di essi siano state delegate le incombenze fiscali, anche in assenza di una specifica previsione dell’atto costitutivo, gli altri soci non sono responsabili di eventuali infrazioni. Pertanto se dagli atti non emerge la prova che ad uno dei soci siano state attribuite in via esclusiva le incombenze fiscali, gli altri soci devono ritenersi responsabili.
Principio di diritto: la sottoscrizione della dichiarazione fiscale da parte di un socio amministratore di una s.n.c. non esonera automaticamente gli altri soci amministratori dalle eventuali responsabilità fiscali, occorrendo invece accertare in concreto se gli altri soci svolgano attività gestionali in quella specifica materia e quale sia l’apporto concorsuale penalmente rilevante nella gestione della materia fiscale fornito dagli altri soci.
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